Seminario straordinario

26 Febbraio 2004

“Rendere al massimo nella vita nel lavoro e nello sport”
di Massimo Piovano

“Mai nulla di splendido è stato realizzato se non da chi ha osato credere che
dentro di sé ci fosse qualcosa di più grande delle circostanze.”
(Bruce Barton)

Ciascuno di noi dovrebbe desiderare di “rendere al massimo”. Siamo stati creati per avere obiettivi. Siamo stati creati per migliorarci continuamente e costantemente. Una persona senza scopi nella vita, priva di desideri e di sogni, è psicologicamente morta.
“Rendere al massimo” significa, dunque, porsi degli obiettivi, pianificare il presente e il proprio futuro.
“Rendere al massimo” significa sapere che cosa è davvero importante per ciascuno di noi e concentrare la propria attenzione al conseguimento dei propri obiettivi in linea con i propri valori.
“Rendere al massimo” significa avere un atteggiamento mentale positivo affinché non ci si lasci scoraggiare dagli eventi. Anthony Robbins, esperto studioso del comportamento umano, ha detto “La tua realtà è la realtà che tu ti crei”.
“Rendere al massimo” significa condurre una vita felice e far felice gli altri. Ma la felicità difficilmente si raggiunge in un ambito solo. Ci sono persone che hanno raggiunto il massimo nel lavoro, ma sono delle “frane” in famiglia. Ci sono atleti che sono diventati campioni sul campo ma dei perdenti nella vita.
“Rendere al massimo” significa, dunque, essere consapevoli che la vita non può essere concepita a comportamenti stagni, ma necessita di una connessione profonda tra tutti i suoi aspetti.
È questo uno dei principi della PNL Sistemica che rappresenta la cornice metodologica a cui mi sono ispirato per condurre questo seminario: viviamo in un mondo di sistemi, tutti connessi tra loro. Il corpo è un sistema, così come lo sono la famiglia e l’azienda in cui lavorate o il gruppo di amicizie che normalmente frequentate. Per rendere al massimo è davvero importante riuscire a conoscere approfonditamente questi sistemi per poter interagire al meglio con essi.
Ma c’è ancora un altro punto che merita di essere precisato. “Rendere al massimo” significa desiderare il miglioramento; in pratica l’atteggiamento che differenzia le persone che rendono al massimo nella vita da quelle che non lo hanno ancora raggiunto consiste proprio nel desiderio e nella volontà di fare sempre meglio.
La cultura occidentale ci ha abituato ai grandi cambiamenti, alle grandi innovazioni nel campo della tecnologia, dei macchinari, dei processi, ecc… Si tratta di miglioramenti a grandi passi che vengono realizzati da un ristretto numero di persone all’interno dell’azienda o della società in generale, che richiedono sforzi, a volte, anche molto consistenti. Questo miglioramento in giapponese viene chiamato Kairyo. Al contrario, la cultura orientale (in particolare quella giapponese) insegna che il cambiamento si fonda su piccoli miglioramenti, numerosi e continui. Si tratta del miglioramento e dell’apprendimento a piccoli passi o, in giapponese, Kaizen. Per essere felici e “rendere al massimo” dobbiamo continuamente e costantemente migliorare la qualità della nostra vita, crescendo ed espandendoci progressivamente.
Ma come riuscire a bilanciare le differenti esigenze? Come riuscire a distinguere tra gli aspetti urgenti e quelli importanti? Il seminario ha risposto a queste importanti domande ponendo l’accento sul solo elemento che rappresenta un potente effetto-leva in tutti i sistemi in cui agiamo: i nostri valori.
Il ritmo frenetico della nostra società ci lascia, spesso, poco tempo per pensare a cosa è davvero importante: la risposta a questa domanda fondamentale è molte volte soffocata dal vortice di riunioni, impegni e scadenze che dobbiamo affrontare tutti i giorni.
Uno dei pregi del seminario che ho condotto è stato proprio quello di ascoltare, attraverso una serie di esercizi pratici, i partecipanti e condurli nell’affascinante argomento dei valori. Saper, però, cosa è importante per noi ci serve in realtà a poco se non sappiamo dove vogliamo andare. Proprio per questo, il seminario si è soffermato sull’esplorazione approfondita dei parametri che determinano la definizione degli obiettivi professionali e personali.
Se le mete che ci poniamo sono poco realistiche o troppo generiche, non dobbiamo stupirci se non riusciremo a raggiungerle. Il nostro cervello, infatti, per poter attivare le migliori risorse interne ha bisogno di rappresentarsi gli obiettivi in modo preciso e “ben formato”.
Avere, però, la consapevolezza dei nostri valori e una rappresentazione chiara di dove vogliamo andare non basta certo per garantirci il risultato. È necessario agire, impegnandoci con grande energia e passione.
Il modello FEDE, presentato nel corso del seminario, è stato certamente un ottimo strumento per aiutare i partecipanti a passare all’azione e per raggiungere nel tempo gli obiettivi che si sono posti. Il modello FEDE è un acronimo per indicare: forza, energia, determinazione ed elasticità. FEDE è molto più di un acronimo, è il combustibile, la forza propulsiva per “rendere al massimo”. In pratica, la tesi di fondo è: avere fede significa credere. La strada migliore per raggiungere i propri obiettivi è la fede in se stessi. Senza questa autoconvinzione le proprie forze saranno molto limitate.
Per forza si intende quella di volontà che deriva dalla tenacia e dalla costanza nell’impegno. Senza impegno, senza sacrifici non si possono ottenere grandi vittorie. L’energia è la passione che scaturisce da ciò che si ha o che si vorrebbe fare. Alla base della concentrazione c’è l’energia fisica e psichica.
Oltre alla forza e all’energia, per conseguire grandi risultati, occorre la determinazione; condizionata dalle decisioni e dai valori che ci siamo formati nel corso della vita.
Infine, si è esaminata l’elasticità; intesa come la capacità di adattarsi alle circostanze della vita, in modo da ottenere e rendere sempre al massimo.
La forza, l’energia, la determinazione e l’elasticità sono elementi che si ritrovano in tutte le persone destinate a raggiungere i migliori traguardi.
La sensazione che ho avuto a conclusione del seminario è che le persone siano uscite con una maggiore fiducia in se stessi per raggiungere i propri risultati in sintonia con i propri valori.

Massimo Piovano – Consulente ETLINE e Associati

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