Ridurre lo stress mentale e fisico

8 Aprile 2014

Il secondo seminario dell’anno, dedicato al tema “FARE LA DIFFERENZA”, ha avuto come obiettivo ridurre lo stress attraverso il lavoro a tre mani di Barbara Demi, Roberto Crotti e Irene Vargas.

“Gli dei ci hanno concesso lunga vita, ma noi l’abbiamo abbreviata” diceva Seneca, infatti l’essere umano, pur ritenendosi il coronamento della creazione, un essere sapiente e di conseguenza anche saggio, talvolta non è capace di fare una disamina critica e analitica della sua situazione, di vedere se stesso con distacco e prendere decisioni sulla base di fatti oggettivi e concreti.

Ciò facendo infatti “l’uomo” perde di vista il fatto che vivere la vita sotto la tirannia della costante velocità e con un insieme di abitudini errate, lo porti ad essere un produttore eccessivo di “cortisolo” l’ormone dello stress.

Durante il seminario il pubblico è stato posto di fronte a questa riflessione: “vogliamo lasciare che le cose facciano il loro corso, oppure vogliamo scegliere di aiutare noi stessi?”

Il massimo dovere possibile è l’espressione delle potenzialità interiori del proprio io e raggiungere un senso di consapevolezza e di auto-sicurezza. Per ottenere ciò dobbiamo accertare quale sia il nostro livello di stress gestibile, di provare gioia malgrado lo stress e addirittura mediante lo stress per diventare artefici della nostra felicità. Per questo motivo gli interventi di Barbara Demi, su come ridurre lo stress mentale, hanno condotto i partecipanti a comprendere cosa dia distress, ovvero la mancanza di soddisfazione di bisogni vitali e di ciò che vogliamo veramente, e cosa dia eustress, ovvero la soddisfazione dei bisogni vitali e la realizzazione dei nostri desideri e obiettivi.

Roberto Crotti ha spiegato gli aspetti fisiologici relativi allo stress e come prendersi cura di se, sbloccando le energie, liberandosi dalle tossine e esprimendo le emozioni.

Irene Vargas infine ha portato le persone in una “ronda”, dove il corpo è diventato l’attore principale per dare divertimento e armonia.

Vi riportiamo a seguito le emozioni positive ricorrenti e le parole chiave liberate dai partecipanti e da loro dichiarate alla fine del seminario:
“occhi, energia, relax, leggero, divertimento, spensieratezza, novità, commosso, gioco, contatto, felicità, armonia, solarità, simpatia, scioltezza, allegria, consapevolezza, “respirata”, movimento, trasformato, benessere, autoironia, ricordo, grazie,”

Il seminario ha avuto all’inizio una celebrazione importante, per ricordare un grandissimo docente di ETLINE, Maurizio Balboni, che, attraverso il suo lavoro di coach e formatore, ha toccato la vita di molte persone facendo la differenza attraverso percorsi di crescita di gruppo e di life coaching.

Il Riconoscimento “Maurizio Balboni” all’eccellenza formativa infatti è stato dedicato a 5 aziende che hanno sviluppato negli ultimi 3 anni progetti speciali per ridurre lo stress organizzativo e personale:

    • ARVAL – Progetto “TEAM LEADER” e “Coaching per Coach”, Federica Marzi e Vittoria Santacroce
    • BARCLAYS – Progetto “ARCOBALENO relativo alla Diversity”, Elizabeth Camerini e Fabio Di Nunno
    • BNP PARIBAS BNL – Progetto ciclo “LUNCH TRAINING” su i temi Riduzione dello stress, Il Cambiamento; la Concentrazione e la diversity), Natalia Musazzi e Francesca Ceserani
    • MAPEI – Progetto “GESTIONE DEI COLLABORATORI”, Laura Bosser
    • SOLVAY – Progetto “LIFE COACHING”, “ASSERTIVITÀ” e “CHANGE MANAGEMENT”, Letizia Nardis

 

Il seminario è terminato con l’assegnazione di due premi speciali relativi a due percorsi di 6 ore di “LIFE COACHING” ETLINE e Associati, i cui vincitori sono stati: Laura Bosser di Mapei Italia e Gian Mario Casati di Accenture.



Barbara Demi, Irene Vargas e Simona Bait

I docenti prima di iniziare: Roberto Crotti, Barbara Demi e Irene Vargas


Irene Vargas


Riconoscimento Maurizio Balboni:ARVAL, BARCLAYS, BNP PARIBAS, MAPEI e SOLVAY


Roberto Crotti


Corpo in Movimento


Premiazione Life Coaching Laura Bosser MAPEI


Premio Life Coaching Gian Mario Casati ACCENTURE


Irene Vargas

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